giovedì 11 aprile 2013

Perché è difficile investire in Italia

Altro che costo del lavoro tout court, capro espiatorio di una situazione che scarica sui lavoratori gli effetti della crisi (e "giustifica" comportamenti poco responsabili di certi imprenditori).
Sul Corriere della sera di oggi (pagina 49) c'è l'interessante intervento di un imprenditore tedesco che ha investito in Italia e che spiega perché è difficile investire in Italia. Sotto accusa l'eccesso di burocrazia che imprigiona le aziende, il non funzionamento del sistema giudiziario (una causa civile dura anche dieci anni e costa molto denaro per pagare gli avvocati), l'impossibilità di svalutare la moneta per riavere più competitività.
Io aggiungerei il peso della pressione fiscale sul lavoro (non certo le retribuzioni che sono tra le più basse in Europa), la corruzione, l'evasione fiscale, elementi in cui il nostro Paese primeggia.


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