giovedì 31 maggio 2012

Festa del 2 giugno. Presidente ci ripensi

Hai voglia a dire che la parata per la festa della Repubblica del 2 giugno sarà sobria, senza carri, cavalli e Frecce tricolori.
Il presidente Napolitano, mal consigliato dal premier Monti e dai presidenti di Camera e Senato, ha deciso che la parata sui Fori Imperiali e il ricevimento nei giardini del Quirinale si svolgeranno lo stesso, nonostante i terremoti che hanno squassato e messo in ginocchio l'Emilia Romagna suggerissero magari un profilo diverso, per esempio quello di celebrare la festa delle istituzioni proprio visitando i luoghi devastati da distruzione e morte e promuovendo aiuti per risollevare quella regione martoriata, fino a dieci giorni fa una delle più ricche del Paese.
Così, l'annuale rito della coesione sociale (coesione che sembra più un traguardo desiderato che una realtà) diventa un'occasione di ulteriore divisione in un Paese già lacerato da mille problemi.
Non è questo il modo di mostrare che lo Stato c'è. Uno Stato che c'è ha molti altri modi per dimostrarlo.
Spero che il presidente Napolitano ci ripensi.

lunedì 28 maggio 2012

L'eclisse del padrone abbatte il partito

Nel Pdl la ricerca ossessiva delle responsabilità della recente batosta elettorale è proprio cieca e non porta certo alla rifondazione del partito che tutti, a parole, dicono di volere. Chi dice che è stata colpa dei candidati sbagliati, chi dell'assenza di Berlusconi dalla campagna elettorale, chi si è inventato altri pretesti fantasiosi. Qualcuno, per favore, potrebbe dire ad Alfano & C. che le responsabilità sono più vicine di quanto sembri? Le responsabilità sono tutte e soprattutto del malgoverno di Berlusconi che ha portato il Paese sull'orlo dell'abisso, (anzi già con la terra che si sbriciolava sotto i piedi) mentre le luci di Arcore brillavano sempre alte nella notte per tenere acceso il penoso e costosissimo bordello che allietava forzosamente un vecchio malato e stanco, incapace di riconoscere le vere necessità di cittadini che, incautamente, si erano fidati delle sue roboanti promesse.
Torni a casa cavaliere. E ci resti. La rivoluzione (soprattutto quella liberale, che lei aveva strombazzato  ai quattro venti) è comunque roba per cittadini che credono nella rappresentanza democratica. E' finito lo spazio per i padroni dei partiti (Lega docet).

venerdì 25 maggio 2012

La colpa è sempre del maggiordomo?

Quando ormai la colpevolezza del maggiordomo era definitivamente scomparsa dai romanzi gialli, ecco il colpo di scena: il "corvo" del Vaticano, colui che ha tradito la fiducia di Benedetto XVI, sembra proprio essere il suo maggiordomo. Tutto torna?

martedì 8 maggio 2012

L'esito del voto in pillole

Sintesi: le elezioni amministrative dell'ultimo fine settimana hanno dato una batosta al Pdl, una alla Lega, prodotto una buona tenuta del Pd e il successo del movimento di Grillo.
Il Pdl ha messo subito in discussione la leadership di Alfano e appare ora come una baldracca sbaulata che cerca faticosamente di trattenere i suoi clienti e sta pensando di presentarsi a loro con una faccia "nuova", magari quella della Santanché (che di nuovo ha sempre qualcosa).
Il "grillismo", forte di un risultato oltre le attese, potrebbe anche prendere il posto che fu della Lega bossiana, sepolta dal fango di ripetuti scandali di cui diamanti e lauree false sono stati la punta dell'iceberg. C'è voglia di nuova politica, non di partiti. Ma la politica stavolta non dovrebbe sottovalutare il movimento di Grillo come a suo tempo fece con la Lega. Troppi cittadini scontenti e delusi, troppo facile per Grillo vendemmiare il loro consenso.
Quanto al Pd, l'indicazione che mi pare uscire dalle urne è più vicina alla foto di Vasto che ad altre fotografie.