lunedì 26 aprile 2010

Promemoria: Cicchitto è stato anche piduista

Grave dimenticanza (?) nel Corriere della Sera di ieri 25 aprile. A pagina 6, a corredo dell'intervista a Fabrizio Cicchitto, presidente del gruppo dei deputati Pdl, c'è una sua breve biografia politica. L'estensore della nota ricorda il brillante passato dell'onorevole nella sinistra lombardiana del Psi (anni '70) e poi l'adesione (anni '90), al nascente partito di Forza Italia, confluito successivamente nel Pdl. In mezzo però c'è un buco nero che il Corriere dimentica: l'adesione di Cicchitto alla Loggia massonica P2 (tessera n. 2232). Roba da niente.

giovedì 22 aprile 2010

"Dinasty" nella Lega: qui la realtà supera la fiction

"Faccio il politico perché questo è il mestiere di mio padre, come dire che il figlio di un artigiano non possa fare l'artigiano...", ha dichiarato con un certo fastidio Renzo Bossi a Vanity Fair, cercando così di respingere l'accusa di essere stato favorito dalla posizione politica di suo padre Umberto nell'elezione a consigliere regionale della Lombardia.
A dispetto del naturale mutismo dei pesci, questa non è l'unica dichiarazione discutibile della "trota", come l'ha definito in una battuta proprio il suo papà. Ultimamente ne ha dette anche altre, che poi è stato costretto a smentire (ma c'è la registrazione).
Casi di favoritismo in politica ci sono sempre stati. Quel che stupisce qui è che mai prima d'ora a beneficiarne sia stata una "trota", il giovane Bossi jr, dal curriculum non proprio brillante (ha superato l'esame di maturità al terzo tentativo). E più che per nepotismo, addirittura per diritto ereditario.

lunedì 19 aprile 2010

Ministero per la Gioventù: a che cosa serve?

Il 66 per cento dei giovani non ha fiducia nella politica. Questo il risultato di una ricerca Ispo commissionata dal ministero per la Gioventù e illustrata a Roma qualche giorni fa durante il convegno "Una giovane Costituzione" voluto dal ministro Giorgia Meloni. A dire il vero, non occorreva un sondaggio per saperlo. Basta vedere quanti sono i giovani precari ai quali la politica non riesce a dare qualche prospettiva per il futuro. Questi giovani sono troppo impegnati a cercare oppure, i più fortunati, a conservare brevi contratti-capestro di lavoro, per avere tempo e voglia di impegnarsi in politica. E' il solito discorso: a uno che sta annegando prima si butta il salvagente, poi, quando è in salvo, gli si insegna a nuotare. Nessuna meraviglia, quindi.
Piuttosto, ci sarebbe da chiedersi che cosa fa il suddetto ministero per i giovani. Tra le deleghe assegnate al ministro per la Gioventù (salvo le competenze attribuite dalla legge ad altri ministri) si legge, al primo punto: la promozione e la coordinazione delle azioni di governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore dei giovani, ivi compresi gli ambiti economico, fiscale, del lavoro, dell'istruzione, della cultura eccetera. Ecco, forse, il trucco sta nell'inciso "salvo le competenze attribuite dalla legge ad altri ministri". Che, fuori dal politichese, significa che questo ministero è assolutamente inutile.

mercoledì 14 aprile 2010

Palermo: un sequestro che può favorire la mafia

A Palermo, un supermercato Conad è stato chiuso e sequestrato perché i locali dove è situato appartengono a un presunto boss mafioso. Vi lavoravano dodici dipendenti: dodici famiglie ora sul lastrico. La legge è legge, si sa. E quella che prevede il sequestro dei beni della mafia si è già rivelata una buona legge, molto efficace. Ma se lo Stato, prima di procedere, avesse dato qualche mese di tempo alla società proprietaria della licenza commerciale per trovare una nuova sede, sarebbe stato un grave delitto? Quei dodici disoccupati mi sembrano un clamoroso autogol in favore della mafia.

giovedì 1 aprile 2010

Tg1: dopo l'epurazione, precari in video. Ma quali?

Il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, ha rimosso dall'incarico di conduzione tre fra i giornalisti più popolari del telegiornale di Raiuno: Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso. Casualmente proprio tre redattori che, insieme al caporedattore Massimo De Strobel (lui pure sollevato dal suo incarico) e ad altri colleghi, non avevano firmato nei giorni scorsi la lettera a sostegno dello stesso Minzolini, attaccato da sinistra per un titolo del Tg1 che dava per assolto, anziché prescritto, l'avvocato Mills.
" Nessuna epurazione", ha tagliato corto Minzolini, accusato d'aver voluto punire i reprobi. "Il fatto è che ci vogliono volti nuovi. Ho assunto 18 precari e ho la necessità di rendere evidente questo rinnovamento". Largo ai precari in video, dunque. Ma chi saranno i fortunati sostituti dei tre rimossi? Francesco Giorgino, Francesca Grimaldi e Laura Chimenti. I primi due non sono propriamente degli ex-precari diventati neo-assunti. Anche Maria Luisa Busi sarebbe sulla lista dei cattivi.