martedì 16 agosto 2011

La Chiesa cattolica faccia la sua parte

Se gli italiani devono tirare la cinghia, la Chiesa cattolica, alla quale lo Stato italiano riconosce ampi privilegi (vedi il Concordato-bis stipulato nel 1984 tra il presidente del Consiglio, Bettino Craxi, e il cardinale Segretario di Stato, Agostino Casaroli) farebbe bene a fare la sua parte.
Non sono in discussione la possibilità della Chiesa di esercitare il suo magistero, né l'azione assistenziale e solidale delle sue istituzioni e iniziative (che quasi sempre colmano carenze dello Stato), ma le sue attività economiche finalizzate al profitto, spesso in concorrenza con medesime attività svolte da privati cittadini che, per queste, sono soggette al fisco.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A questo riguardo sarebbero tante, troppe, le cose da aggiungere: una è di rigore, visto che è sotto gli occhi di tutti in questi giorni: l' organizzazione della visita di Benedetto XVI, in Spagna, fatta di proclami contro le ingiustizie socio - economiche e il rilancio dell'Europa partendo dai più deboli, è costata 50.000.000,00 (cinquantamilionidieuro) di Euro...

A buon intenditor, poche parole.

Fausto Soregaroli

Valentina Strada ha detto...

Grazie, signor Fausto. Aggiungo inoltre una riflessione che vale per ogni manifestazione e cerimonia della Chiesa cattolica: per diffondere il messaggio evangelico sarebbe sempre opportuna una certa sobrietà. E' giusto che la liturgia abbia i suoi riti, ma l'ostentazione della ricchezza fa male.

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