Due domeniche fa, 19 settembre, pomeriggio, sono entrata alla Rinascente di piazza Duomo, a Milano (e già una che va di domenica pomeriggio alla Rinascente forse si vuole un po' male). All'ultimo piano, in uno scintillio di luci, palle colorate, dorate, argentate, abeti finti, coccarde, ghirlande e catene di candeline era già arrivato Natale. Sì, anche Babbo Natale la cui barba mal celava i resti di una recentissima abbronzatura, era pronto con una slitta di doni.
Ora, va bene (anzi, per niente) che quel che conta e che fa spendere è quel che si vede ma, andando avanti così, il 1° gennaio sarà Pasqua, a metà aprile Ferragosto eccetera eccetera, tutto accelerato, tutto velocissimo. Anche noi, di questo passo, siamo destinati a invecchiare molto prima. Bene, io rivendico il mio diritto a invecchiare seguendo il corso naturale del tempo e non quello dettato dal marketing dei grandi magazzini. Per farlo c'è un modo: ignorare l'Alta velocità di chi vuole solo i nostri soldi e cercare di vivere assaporando le giornate più fresche, belle o piovose dell'autunno, i suoi colori, i suoi sapori. A Natale mancano 90 giorni. Natale può attendere.
2 commenti:
vale, hai ragione da vendere!!! bravissima, gio
E' tanto che sto urlando di voler smettere di correre!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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