mercoledì 25 novembre 2009

Vespa, l'inquisitore

Bruno Vespa non fa più il giornalista. Le ultime due puntate di Porta a porta sono state lunghi interrogatori, non interviste, a due transessuali: "China" (la sera di lunedì 23/11) e "Natalie" (ieri). La prima perché amica di "Brenda", la trans trovata morta asfissiata in casa; la seconda, perché coinvolta, con "Brenda", nel caso Marrazzo.
L'atteggiamento di Vespa, perfino nella postura, era proprio quello di un inquisitore, di un poliziotto moralista che quasi si compiace di sguazzare in tutto quel fango: occhi come lame, ciglia aggrottate, domande che frugano nella vita e nell'intimità delle persone, insidiose, all'apparenza anche un po' morbose.
La prima sera, in studio, davanti al modellino aperto (un must del programma) della casa scenario del delitto (in questo caso, reato ancora da provare), lieve imbarazzo dell'inquisitore quando "China" gli ha detto che le misure del soppalco erano completamente sbagliate.

2 commenti:

Giò ha detto...

Vespa? Semplicemente disgustoso!

anisora ha detto...

Anch'io trovo Vespa ripugnante come un ratto inquisitore specialmente da quando sta intevenendo in tutte le trasmissioni per fare marchette cercando di promuovere il suo sporco libro sulle puttane di stato. Accattone!

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