E, a proposito delle madri che lavorano, dice ancora il ministro superwoman: "Ci sono milioni di mamme che riescono a lavorare e a far bene le due cose a prezzo di qualche sacrificio e di qualche fatica", aggiungendo però che avrà bisogno di una nursery al ministero (come già fu fatto per Irene Pivetti e Stefania Prestigiacomo).
Certamente, signora ministro, e lo dico senza ironia: gli impegni del suo ruolo richiedono una nursery per lei e il suo bambino, nell'interesse della sua famiglia e dei cittadini (che ne pagano anche il costo). Felicitazioni e auguri. Ma vogliamo alleviare finalmente un po' anche il doppio lavoro delle altre madri? A quando, per tutte loro, delle comode nursery aziendali, vicine a casa o al luogo di lavoro?
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