Accusate di razzismo, le due amministrazioni hanno spiegato la ragione di questi inviti alla delazione con la semplice esigenza di rispettare la legge che ha istituito il reato di clandestinità (n. 94 del 15 luglio 2009). Per fare un esempio: rubare è un reato; se si coglie in flagrante un ladro corre l'obbligo morale di denunciarlo. La clandestinità è un reato; quindi, se si scopre un clandestino.... Ho paura che questi cattivi esempi di zelo facciano scuola.
Presidente Fini, non basta dare pubblicamente dello stronzo a chi ha un comportamento razzista: si dia da fare, invece, per cambiare la legge (che porta anche il suo nome) e, soprattutto, per cancellare il reato di clandestinità, un'offesa grave alla dignità e ai diritti dell'uomo.
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