domenica 6 gennaio 2013

Il lavoro nei programmi dei leader

Il lavoro è sempre un tema che scotta, ma alla fine purtroppo non succede mai nulla di positivo per i lavoratori. Almeno finora è andata così. E per il futuro?
Nell'agenda Monti c'è il superamento del dualismo tra lavoratori garantiti e non garantiti (ma non doveva essere il primo obiettivo della riforma del lavoro del governo Monti?). Chissà, forse il professore ha in mente di assestare altri colpi ai diritti acquisiti dei lavoratori così da portare tutti sullo stesso piano dei non garantiti; ed ecco che il dualismo non ci sarà più.
Berlusconi, ancora più piatto, ha dichiarato di voler abolire la riforma del lavoro del ministro Fornero per farne un'altra che faccia tornare (tornare?) per i giovani la capacità di fare impresa (all'insegna delle "start-up per tutti"). Gli altri affoghino pure, grazie.
E Bersani? Bersani si balocca tra la visione "di sinistra" di Stefano Fassina, responsabile del Pd per l'economia, e quella dei "montiani" del Pd. Una scelta vera, slogan a parte, non si è ancora vista.

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