mercoledì 23 marzo 2011

Se questo è un Paese....

Se un amico extraterrestre dovesse giudicare, da alcune notizie di oggi (Libia esclusa), che Paese è il nostro......
Il ministro Tremonti, il giorno dopo l'acquisizione della Parmalat, risanata, da parte dei francesi, ha fatto un decreto per bloccare le operazioni che impoveriscono il nostro sistema industriale. Dice il proverbio: non si chiude la stalla dopo che sono scappati i buoi.
L'ospedale San Raffaele di Milano, convenzionato con il Servizio sanitario nazionale, diventerà una società per azioni. La cura dei malati dovrà produrre profitto. Profitto?
Saverio Romano, uno dei "responsabili" (concetto difficilissimo da spiegare al mio amico E.T.), è il nuovo ministro per l'Agricoltura. Romano è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione. Ma il presidente Napolitano non poteva rifiutarsi di firmare il decreto di nomina?
Oggi il governo ha deciso di assegnare al settore dello spettacolo i fondi che Tremonti aveva brutalmente tagliato. Giustissimo. Molto contenti i lavoratori interessati e gli spettatori. Un ripensamento del governo a favore della cultura? Beh, non esageriamo. Quei soldi verranno prelevati da un rincaro delle accise sulla benzina di due centesimi al litro (prezzo già sotto tensione a causa della crisi libica).
Daniela Santanché, a differenza di quanto indicato nella sua biografia da parlamentare, non ha mai frequentato alcun master alla Bocconi. Lo ha detto l'università Bocconi. L'onorevole si difende dicendo d'aver smarrito il certificato durante uno dei suoi traslochi. Certamente.

4 commenti:

Francesco Vitale ha detto...

Il governo italiano del 2011, definito da qualcuno come il "governo di gomorra" ben rappresenta il livello di crisi morale, civile, istituzionale dell' Italia di oggi.
Ma al degrado di oggi non siamo arrivati in un colpo solo. Sono decenni di cedimenti continui, di fatti indecenti continui e progressivi che hanno condotto il Paese a questo livello di degrado. Degrado ormai percepito in tutto il suo aspetto globale , solo all' estero, dove chiunque persona seria può rendersi conto che la narrazione italiana delle tivù e della stampa italiana è ormai paragonabile solo a quella del periodo fascista, ai tempi asfittici mussoliniani dell' autarchia culturale. Il degrado si poteva fermare. Si doveva fermare.
Ci sarebbero voluti uomini coraggiosi. Forti.
Durante il fascismo i professori universitari dovettero giurare fedeltà ideologica e culturale al fascismo. Un' assurdità logica. Eppure giurarono tutti. Quasi tutti. Furono pochissimi quelli che ebbero il coraggio di non farlo. Furono licenziati. Persero il lavoro. Furono perseguitati. Costretti ad andare all' estero.
Ma hanno scritto, con il loro coraggio, una pagina di dignità grande, che rimarrà indelebile nel tempo.
Lei, Valentina Strada, si è posta una domanda : " il Presidente Napolitano si sarebbe potuto rifiutare di firmare la nomina di un amico della Mafia ( almeno, sospettato tale )a Ministro della Repubblica ? "
Io penso di sì, sicuramente sì.
Non averlo fatto, ha fatto fare un' altro piccolo passo avanti nel degrado del Paese. Sicuramente per colpa di Berlusconi; ma anche dei tanti, tantissimi, anche a sinistra, che non hanno saputo o voluto resistergli.
Da giovane sono stato segretario de sezione del PCI. Era Senatore del Collegio un grande dirigente politico meridionalista, colto, paziente, coraggioso. Pietro Valenza. Indimenticabile per chi ha avuto l' onore di conoscerlo e di frequentarlo, scomparso come tanti grandi dirigenti, padri della Patria, che con diversi orientamenti culturali e politici hanno comunque, insieme, contribuito a far risollevare l' Italia dal dopoguerra, dandogli anche la Carta fondamentale, il documento comune della pacificazione condivisa.
Era un grande amico di Giorgio Napolitano...
ma credo che approverebbe questo mio commento.
e... Pertini non avrebbe firmato.
francovitale-sociologo

Valentina Strada ha detto...

Concordo con lei che, per fermare il degrado del nostro Paese, e magari aiutarlo a risalire la china, ci vorrebbero uomini coraggiosi, capaci anche, secondo me, di prendere iniziative poco popolari purché nell'interesse di tutti.
Coraggioso fu, per esempio, Romano Prodi, verso la fine degli anni'90 quando, imponendo la cosiddetta "tassa sull'Europa" (che poi venne restituita al 60%), avviò quel processo di risanamento dei conti pubblici che ci portò successivamente nell'area euro.
Poco coraggioso fu invece Berlusconi che, all'entrata in vigore dell'Euro (1° gennaio 2002), non pensò, o ebbe timore, di predisporre norme per impedire l'impennata speculativa dei prezzi. Così ci trovammo con la parità euro/lira che anziché essere di 1 euro=1936,27 lire di fatto rendeva l'euro uguale alle vecchie mille lire, impoverendoci tutti di colpo.
Dire che gli uomini che governano dovrebbero essere forti mi suscita qualche inquietudine. La democrazia, si sa, ha anche dei difetti, ma non vorrei rinunciarvi per nessun uomo forte al mondo.
Quanto alla firma di Napolitano, la mia domanda racchiudeva una speranza ideale; so benissimo che, purtroppo, il presidente poteva rifiutarsi di firmare quella nomina solo per qualche difetto formale, riservandosi la libertà di esprimere la sua perplessità e preoccupazione. Cosa che ha fatto.

Francesco Vitale ha detto...

Quanto alla firma di Napolitano....
non sono d' accordo.
Avrebbe potuto benissimo non farlo.
Non firmare, davanti ad una proposta di fare Ministro della Repubblica una persona indagata per essere un amico della Mafia ( vedere su you-tube le varie - e serie - argomentazioni al riguardo ) sarebbe stata una scelta sicuramente compresa, e difesa, dalla stragrande maggioranza del popolo italiano. Non firmare e motivando tale rifiuto adeguatamente, magari in un intervento pubblico, avrebbe tagliato le unghie a questo potere ormai tirannico che, in nome di un " diritto della maggioranza " sta forzando ogni regola etica del Paese. Spesso si parla , a senso unico, di una Costituzione "sostanziale" per giustificare le loro forzature.
Non firmare sarebbe la prima giusta forzatura per riportare il Paese alla ragione.
Purtroppo Napolitano ha firmato anche questa ultima indecente proposta.....un' altra occasione persa, un' altro piccolo passo verso il baratro. Ripeto, il Presidente Pertini non avrebbe firmato e nemmeno tante altre cose che il buon Napolitano ha firmato.
francovitale-sociologo

Valentina Strada ha detto...

Ci sono persone che portano impresso nel loro Dna il rispetto delle regole. Napolitano è una di queste persone, e lo è anche quando il rispetto delle regole è prettamente una questione di forma. Pertini, si sa, era più "trasgressivo"; ma non si possono paragonare la politica e la società italiana pre-Berlusconi con quella da basso Impero di oggi.

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