martedì 22 marzo 2011

Marco Biagi nove anni dopo

Sabato scorso, a Bologna, è stato ricordato Marco Biagi, il giuslavorista ucciso nove anni fa da un commando terroristico.
Al professor Biagi si deve la legge, entrata in vigore dopo la sua morte, che ha come obiettivo quello di rendere più flessibile ed efficiente il mercato del lavoro al fine di ridurre la disoccupazione.
L'intento di Biagi poteva essere condivisibile, il risultato (un diffuso impoverimento dei diritti dei lavoratori) certamente no. Se, da un lato, è diminuito il lavoro nero, dall'altro contratti di lavoro con tutti i requisiti per essere o diventare stabili, si sono invece trasformati in contratti di precariato a vita. Senza contare gli abusi che in molti casi, in nome delle norme di questa legge, le aziende praticano ai danni di chi lavora.
Ho provato orrore quando Biagi è stato ucciso; oltre tutto, pare, senza essere riuscito a perfezionare la sua riforma. Penso che, se il professore fosse ancora in vita probabilmente non sarebbe tanto soddisfatto di questo risultato.

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