venerdì 21 maggio 2010

Che fine ha fatto la Fiat di Termini Imerese?

Si parla di una grande manovra anticrisi. Berlusconi, dopo tanto ostentato ottimismo, si è forse accorto che la crisi c'è. Chissà. L'argomento comunque lo infastidisce, e si vede; mai che sia andato una volta alle Camere per parlarne, manda sempre avanti i suoi scudieri. Il tema è troppo scomodo per lui.
Non so perché, ma mentre montano gli scandali, aumenta la paura per la stabilità dell'euro, mentre si cerca di mettere il bavaglio alla libertà di stampa, mentre aumentano gli evasori fiscali, mi viene in mente l'ex ministro Scajola. Non per la casa con vista sul Colosseo che la "cricca" aveva in gran parte pagato "a sua insaputa" e che gli è costata le dimissioni, ma per certe dichiarazioni fatte qualche mese fa, quando la crisi dello stabilimento Fiat di Termini Imerese occupava le prime pagine dei giornali. Già, che fine hanno fatto gli operai di quella fabbrica? Dove sono le circa dieci offerte (anche una cinese, se non ricordo male) che Scajola aveva detto d'aver ricevuto per la riconversione di quell'impianto? Forse mi è sfuggito qualcosa.

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