martedì 20 ottobre 2009

Claudio Magris, un grande italiano

Claudio Magris ci rende orgogliosi d'essere italiani. A Francoforte, poco prima di ricevere il prestigioso Premio della Pace durante la cerimonia di chiusura della Buchmesse, Magris in conferenza stampa ha detto (Repubblica 17/10/09): "Sogno uno Stato europeo capace di parlare con una voce sola. Qualcuno ha paura di un'omologazione, ma una chiusura in se stessi sarebbe molto più pericolosa. I confini sono punto d'incontro. Io amo Trieste, è la mia patria, ma non amo l'ideologia dell'identità: la mia patria è anche il mondo".
E poi: "I confini possono essere una barriera, ma anche un ponte, un luogo d'incontro. Purtroppo, dopo la caduta del Muro, altri muri sono stati eretti, etnici, religiosi, in nome di un micronazionalismo che può essere anche peggiore di nazionalismi di un tempo" (Corriere della Sera 17/10/09).
Il Premio della Pace è un riconoscimento conferito dai librai tedeschi agli scrittori che si sono messi al servizio della pace e del superamento delle barriere tra i popoli. Per la prima volta è stato attribuito a uno scrittore italiano.
Un ampio stralcio del discorso di Magris si può leggere sul sito:

1 commento:

Anonimo ha detto...

brava valentina. sono totalmente d'accordo. un grande italiano, e sarebbe anche un grande "capo" a cui riferirsi per uscire da questa melma: colto, brillante, con esperienza, carismatico, profondo.
noi siamo in due. qualcun altro lo pensa?

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