mercoledì 7 ottobre 2009

Metti il lavoro in prima pagina

Riprendo e condivido la richiesta di Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, di dare più voce e più spazio sui media, al lavoro e al suo valore sociale. "Nei titoli delle pagine economiche - ha detto Fammoni - è scomparsa in troppi casi la parola 'lavoro'. Farla riapparire è un piccolo gesto dal grande valore simbolico".
A questa proposta aggiungo che sarebbe importante, per esempio, anche istituire una specie di "Borsa dell'occupazione" che renda pubblico, periodicamente, un bollettino che indichi via via lo stato di salute dei posti di lavoro.
E' vero, non sarebbe una notizia incoraggiante leggere ogni giorno
i nomi delle aziende in crisi, l'aumento del numero di disoccupati, cassaintegrati, aziende che chiudono, aziende che abusano dei contratti atipici aumentando la precarietà, ammortizzatori sociali che non bastano (nella foto, il corteo per lo sciopero generale 12/12/08, Roma). Però sarebbe una notizia, utile almeno per rispondere alle falsità di chi impunemente dice che siamo usciti dalla crisi, tutto va bene, bisogna essere ottimisti, meglio da noi che negli altri Paesi, dobbiamo consumare di più, eccetera.

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