mercoledì 24 luglio 2013

Più flessibilità per l'Expo. Domani più precarietà

E così il "contratto Expo" è passato. Tutti contenti (imprenditori, governo, comune di Milano, sindacato) d'aver inventato un altro contratto superflessibile. Un contratto pilota, hanno detto, da sperimentare per l'Expo 2015 così che in futuro possa essere applicato a tutti i "grandi eventi". Ma chi vogliono prendere in giro? C'è da giurare che questo contratto resterà anche a Expo finita e andrà ad alimentare ulteriormente la precarietà del lavoro.
Ce n'era proprio bisogno? Ma tra gli attuali contratti di lavoro non c'è forse il "contratto a progetto"? E che cosa è più progetto dell'Expo?
Il fatto è che i "contratti a progetto", rinnovabili all'infinito, ormai hanno sostituito alla grande i contratti a tempo indeterminato e tutti fanno finta di non saperlo.

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