venerdì 30 settembre 2011

L'ospedale San Raffaele continuerà a curare?

A proposito dell'istanza di fallimento presentata dalla Procura di Milano per l'ospedale San Raffaele, c'è una cosa, anzi più d'una, che mi chiedo: nel frattempo che cosa succede ai pazienti in cura presso la struttura? Chi è ricoverato continua a essere curato come prima? I medici continuano a garantire prestazioni specialistiche ambulatoriali? Si possono prenotare visite ed esami? Il Pronto Soccorso è agibile? Insomma, l'ospedale funziona regolarmente o cominciano a mancare forniture di medicinali, materiale sanitario, ricambi per attrezzature, bende e cerotti?
I dipendenti e i collaboratori fanno attività piena o ridotta? Vengono poi pagati?
Nei giornali che leggo non trovo le risposte, né ci si può rifare a qualche precedente, giacché non ricordo se in passato altri ospedali siano andati in bancarotta.
E' davvero incredibile la vicenda di questo grande ospedale, fiore all'occhiello della sanità lombarda, creato da un prete visionario (don Luigi Verzé) e soffocato proprio dagli eccessi di grandeur del suo stesso fondatore (nella foto l'Angelo San Raffaele, costosissima statua in vetroresina alta oltre otto metri - era proprio necessaria? - sulla sommità della cupola del Dipartimento di medicina molecolare).

1 commento:

Giovanni ha detto...

Mia figlia è ricoverata al Policlinico (Napoli), struttura sporca e fatiscente. Le hanno detto di non sporcare le lenzuola perché non c'è il cambio. Una paziente è senza coperta e senza federa. Una volta qualcuno disse che Milano, al confronto di Berlino, sembrava il Terzo Mondo. E il Sud cos'è? Il Sud esiste solo geograficamente. Ci stanno man mano declassando, via aziende, altre realtà lavorative eccetera.... Tra poco anche la stazione di Napoli Centrale per l'alta velocità verrà spostata ad Afragola. Sono indignato. Siamo terroni. Ok. Abbiamo bisogno di un governo territoriale che non tolleri più menefreghismo e sciatteria e di un governo centrale che non si scordi che noi esistiamo!

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