martedì 5 aprile 2011

Quanti confini nel mondo globale

Cinquant'anni fa il cosmonauta sovietico Yuri Gagarin, primo uomo nello spazio, da un'altezza di 302 km sopra le nostre teste, disse: "Da quassù la Terra è bellissima, azzurra, e non ci sono confini o frontiere".
Lasciando Lampedusa, molti migranti hanno salutato l'isola (da cui avevano avuto tutto) e il nostro Paese (da cui avevano avuto poco o niente) con parole come queste: "Lampedusa grazie", "In Italia la vita è bella", "Grazie Italia: ti amo". Nonostante tutto, aggiungo.
Messa a confronto la frase di Gagarin con le espressioni gentili (nonostante tutto, ripeto) di quelle migliaia di persone venute dal mare, e che non sanno dove andranno a finire, simbolo di una gravissima emergenza umanitaria, si capisce che il cammino da fare è ancora lunghissimo.

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