lunedì 11 aprile 2011

Chi ha paura dei precari?

Non è vero che nel nostro Paese succede mai nulla. Ne succedono anche troppe. Provo a sintetizzare almeno quel che è accaduto dopo le manifestazioni contro la precarietà, un problema che tocca ormai più generazioni.
Non si era ancora spenta l'attenzione sull'emergenza lavoro con la protesta dei precari, che Emma Marcegaglia, presidente della Confindustria, ha alzato la voce per protestare contro l'isolamento in cui sarebbero state lasciate le imprese. Marcegaglia, al di là di legittime aspettative nei confronti delle promesse di Berlusconi, ha messo le mani avanti temendo che le proteste dei precari possano ottenere qualche risultato, anche piccolo, che le aziende non vogliono. Che i precari comincino a creare qualche preoccupazione agli imprenditori?
Ma no, stia tranquilla Emma: il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha detto che sulle piazze i precari erano così pochi.... e poi sulle piazze tra le sigle sindacali c'era solo la Cgil....non sono precari questi.... e via con altre amenità (ma che ministro del Welfare è questo?).
Che nel lavoro non si possa continuare in questo modo l'ha ribadito anche Gianfranco Fini, appoggiando la recente proposta di Raisi e Della Vedova del Fli, che si richiama a quella di Ichino, prima senza, poi con Montezemolo, che condivide lo spirito della proposta di Rutelli, che cita quella di Boeri....... Sembra di essere alla Fiera dell'Est, infinita filastrocca senza conclusione.
La proposta di Fini è stata subito criticata da Susanna Camusso, segretaria nazionale della Cgil. "Non si possono risolvere i problemi togliendo i diritti", ha tuonato la Camusso. Ma sono più di dieci anni che ai lavoratori tolgono i diritti senza compensarli con giuste tutele: la Camusso se n'è accorta adesso?
Le proposte presentate finora non sono perfette. C'è ancora spazio per migliorarle e rendere giustizia a qualche milione di lavoratori (per esempio, oltre a introdurre eventuali meccanismi di progressiva stabilizzazione dei contratti, ci vorrebbe anche una sanatoria per le situazioni di abuso finora perpetrate).
Le manifestazioni nelle piazze hanno comunque avuto il merito di portare finalmente questo grave problema sulle prime pagine, almeno per un giorno. Questo è un buon segnale.

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