lunedì 22 marzo 2010

Berlusconi lasci stare il cancro

Non bisognerebbe più farci caso. Ma il delirio di onnipotenza che si è impossessato del nostro premier recentemente gliene ha fatta dire una che davvero non sta né in cielo né in terra. "Entro la fine della legislatura (fra tre anni - Ndr) avremo sconfitto in cancro", Berlusconi dixit sabato 20 marzo alla manifestazione del Pdl e della Lega, tirata per la giacca, a Roma.
Avendo tagliato ulteriormente fondi alla ricerca scientifica, e non essendo egli stesso un illustre ricercatore oncologo, non si capisce su che base, se non quella della propaganda e del populismo, abbia potuto fare questa sparata (offensiva e illusoria, tra l'altro, per tutti i malati e le loro famiglie).
A chi non piacerebbe che il cancro fosse debellato? L'uso dell'argomento per propaganda è un'infamia che si commenta da sé. Anzi, mi fermo qui perché non si dovrebbe neppure commentarla.

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