martedì 21 giugno 2016

Pensierino sui risultati elettorali

Sull'avanzata del Movimento 5Stelle alle elezioni amministrative e sulla sconfitta del Pd e del presidente del Consiglio è già stato detto e scritto tutto.
Resta l'amarezza per l'insuccesso di una politica che avrebbe dovuto imprimere al Paese quella marcia in più necessaria per farlo ripartire; politica che invece, ancora una volta, ha fatto aumentare il debito pubblico; non ha lottato con forza contro le disuguaglianze; non ha prodotto una legge contro la corruzione degna di questo nome; è stata debole con le banche che hanno truffato molti risparmiatori; ha approvato una riforma del lavoro che è piaciuta solo a Confindustria e benedetto i voucher che hanno creato altra precarietà nel lavoro, una politica improntata sul monologo e sull'arroganza del potere anziché sul dialogo. Tutto per fare in fretta. Si sa però che spesso la fretta è nemica della qualità.
Certo, almeno la legge sui diritti civili l'abbiamo avuta, ma non basta questa per trasformare un Paese immobile da molti anni, malato di burocrazia, di corruzione e di tutti quei vizi che hanno allontanato le realtà territoriali dal palazzo in un Paese civile, moderno, proiettato nel futuro.
Renzi ha perso (almeno per quel che si è visto finora) una grande occasione. Così hanno vinto le facce davvero nuove. Che Dio ce la mandi buona.

Nessun commento:

Posta un commento