giovedì 2 gennaio 2014

La politica può cambiare. E il sindacato?

Il nuovo anno in politica è cominciato all'insegna dell'iperattivismo di Matteo Renzi. Il segretario del Pd ha annunciato per la nuova legge elettorale tre proposte base su cui dialogare (non troppo a lungo, anzi con sollecitudine) con gli altri partiti e una riforma del lavoro (Job act) che semplifichi la giungla di contratti e di norme che paralizzano l'occupazione.
Le intenzioni sono buone. Si aspettano i fatti. Sul lavoro è importante l'interesse che Maurizio Landini, segretario generale della Fiom-Cgil, ha già manifestato dando il suo consenso al "contratto unico" di  Renzi. Quasi scontato, in proposito, l'atteggiamento conservatore di Susanna Camusso. La politica del Pd di Renzi sta cercando di imprimere una svolta nelle scelte importanti per il Paese. Riuscirà il maggior sindacato italiano a fare altrettanto al suo interno?

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