sabato 11 gennaio 2014

"Mr Casaleggio....., I presume"

Breve cronaca di uno scambio di battute improvvisato con Gianroberto Casaleggio, ideologo di Beppe Grillo e del Movimento 5 stelle, che ho incontrato casualmente nella mia città; incontro che, per la scarsa visibilità del personaggio (finora ha preferito muoversi dietro le quinte), mi ha ricordato lo stupore di Henry Stanley quando incontrò nella giungla il disperso dottor David Livingstone ("Doctor Livingstone..... I presume").
Milano, 10 gennaio 2014 ore 18.50, via Santa Maria alla Porta 11. Sto aspettando la mia amica Silvia davanti alla pasticceria Marchesi, ho lo sguardo perso nelle vetrine ricche di ogni dolce ben di Dio (perfino la riproduzione in marzapane di due opere di Kandisky, celebrative della mostra dell'artista russo in questi giorni a Palazzo Reale). Mi guardo alle spalle per vedere se Silvia arriva e invece incrocio il sopraggiungere a passo svelto di un signore, bavero rialzato, chioma riccia e lunga al vento. Impossibile non riconoscerlo: è Gianroberto Casaleggio.
Casaleggio va davvero veloce, mi supera ed è già avanti a me circa 30 metri.
Da giovane ho praticato alcuni sport, sono stata anche una buona centometrista. Ma adesso l'età, gli acciacchi..... Però prendo coraggio e parto all'inseguimento. Lo raggiungo, ho il fiatone, ma riesco a pronunciare: "Signor Casaleggio!". Lui si volta verso di me e mormora sorpreso: "Si!?!". Mi sento osservata come si guarderebbe una pazza.
"Mi scusi signor Casaleggio", intanto camminiamo appaiati e l'espressione del suo viso sembra rilassarsi ma sempre un po' sulla difensiva, "da cittadina, lo fate o no finalmente un accordo sulla legge elettorale? La stiamo aspettando da anni....".
"Abbiamo fatto la nostra proposta dopo che la Consulta ha dichiarato incostituzionale il Porcellum.....".
"Già, ma voi da soli non potete farcela.....".
"Andiamo alle elezioni e si vedrà".
"Ma dovrete trovare un accordo, non potete dire sempre di no.....".
"Prima andiamo a votare.....".
"Il Pd adesso si è rinnovato; è diventato un interlocutore per voi?"
"Che il Pd sia cambiato lo dice la televisione.....".
"Ma insomma, che cosa volete?"
"Andare alle elezioni".
Intanto l'ho accompagnato lungo corso Magenta, fin davanti a Palazzo Litta. Sono in ritardo e Silvia ormai mi starà aspettando davanti alla pasticceria Marchesi. Mi piacerebbe continuare questo colloquio anche perché adesso stavo iniziando a "carburare" e avrei potuto fare domande più impertinenti (al momento di cominciare la conversazione non è stato facile cambiare improvvisamente registro e passare di colpo dalla fascinazione delle dolcezze crema e cioccolato di Marchesi alla linea politica dei "grillini"), ma devo tornare al mio appuntamento.
"Grazie, buonasera signor Casaleggio".
"Grazie, buonasera a lei".
Raggiungo Silvia. "Oddio, Silvia, non sai chi ho incontrato.....". "Chi? Il diavolo?". "Più o meno". La prendo sottobraccio a andiamo.
Nella vita professionale ho fatto la giornalista, un lavoro che ti resta addosso anche quando sei in pensione: così, automaticamente, senza accorgermi, mi sono trasformata in citizen journalist. Peccato non aver scattato un selfie (ma selfie è maschile o femminile?) insieme al guru capellone pentastellato col mio smartphone.


1 commento:

LAURA ha detto...

Una selfie.... se si intende l'immagine di sé stessi apposta sui social network in una folle mania di esibirsi al mondo (dei social network! di FB!). Casaleggio: la faccia di Casaleggio a me che sono rimasta un po' una lombrosiana- definisce il personaggio. Antipatico, malmostoso (cosi si dice a Milano), self conscious al parossismo (cosi si dice negli USA), duro e senza comunicatività né attitudine all'empatia. Insomma un piccolo e odioso psicopatico che riesce coi suoi soldi a gestire una banda di sbandati raccattati da un comico pazzo sul web. Sic et amen

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