venerdì 10 agosto 2012

Politici, ispiratevi a queste campionesse

I Giochi della XXX Olimpiade finiscono tra due giorni. Non tocca a me fare il bilancio della partecipazione degli azzurri ma mi piace sottolineare quel che mi resterà di queste sedici giornate di gare. Non il fallimento dei nostri campioni di nuoto, né la triste vicenda del marciatore dopato.
Mi resteranno due esempi. Quello della squadra femminile di fioretto, composta da Elisa Di Francisca, Arianna Errigo e Valentina Vezzali, due giovani campionesse e la "signora del fioretto", molto diverse tra loro, avversarie agguerrite, una contro l'altra armata nel torneo individuale, ma diventate unitissime compagne e sodali quando si è trattato di farsi squadra (per l'occasione è scesa in pedana anche la riserva Ilaria Salvatori) per il comune obiettivo di vincere per l'Italia.
Una compattezza che dovrebbe ispirare analogo sentimento e comportamento all'intera classe politica italiana, che neppure per gli interessi del Paese è capace di operare superando barriere ideologiche e/o di principio.
L'altro esempio è quello di Josefa Idem (48 anni) che, alla sua ottava Olimpiade, dopo un buon quinto posto nel kayak individuale, ha tirato il suo remo in barca e con grande compostezza e dignità ha dato il suo addio ai Giochi dopo vent'anni di una leggendaria carriera straricca di medaglie. Anche saper uscire di scena è un'arte. Un altro insegnamento per chi rimane attaccato alla poltrona del potere oltre ogni limite.

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