mercoledì 25 gennaio 2012

Non è Schettino il bersaglio di "Der Spiegel"

Il settimanale tedesco Der Spiegel dice che Francesco Schettino, che comandava la "Costa Concordia", è l'italiano medio e che nessun comandante tedesco o inglese si sarebbe comportato così. Io dico: dipende: Se il comandante tedesco o inglese è un cretino si comporta come Schettino. Credo che essere cretini o no non dipenda dalla nazionalità come ha scritto Jan Fleischhauer di Der Spiegel.
Che dire, allora, per restare alla tragedia del Giglio di altri italiani medi, per lo più sconosciuti, che in quel disastro si sono dati da fare rischiando la loro vita per mettere in salvo qualcuno? Un giovane animatore, per esempio, Giovanni Lazzarini, si è vestito da Spiderman per tenere tranquilli i bambini e ne ha messi in salvo otto.
Le generalizzazioni sono sempre sbagliate. E anche i sillogismi tipo: Schettino è un cretino: Schettino è italiano. Gli italiani sono cretini.
In realtà, è evidente, l'obiettivo di Der Spiegel era un altro: tirare una bordata tremenda contro l'Italia (e altri Paesi a noi vicini) affermando che è stato un grave errore averne accettato l'adesione all'Unione Europea (qui, con buona pace di Altiero Spinelli, ma anche di Konrad Adenauer e di Helmut Kohl Der Spiegel si dimentica che l'Italia è stato uno dei Paesi fondatori della Ue) e aver messo insieme culture economiche molto diverse come la nostra, quella greca e quella tedesca. "Basta andare a Napoli o nel Peloponneso senza aver studiato economia", dice Fleischhauer, "per capire che questa moneta unica non può funzionare".
Conosciamo i nostri limiti, ma gli insulti sono solo sgradevoli e inutili, servono unicamente a qualificare chi li fa.

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