La prima è una notizia "ghiotta". Il prossimo 12 febbraio alle 12.30, allo spazio fiera di Abbiategrasso, un gruppo di cuochi di Levanto offrirà un pranzo tutto ligure con specialità come i gattafin levantesi (una specie di grande gnocco fritto ripieno di erbe fini), le trofie al pesto con patate e fagiolini e il coniglio in casseruola con olive e pinoli. Partecipare costerà solo 20 euro a persona e tutto il ricavato andrà a beneficio della ricostruzione della scuola materna di Monterosso.
Perché i cuochi sono di Levanto e la location è ad Abbiategrasso? Perché le due cittadine appartengono alla rete delle Città slow (città attente alla qualità della vita e al buon cibo), emanazione di Slow food. Insomma, una garanzia per il palato e un'eccellente occasione per dare una mano a chi è in difficoltà. Per prenotazioni telefonare alla Fondazione per la promozione dell'Abbiatense: o2/94692458.
La seconda iniziativa è quella di Miriam Rossignoli, "designer per formazione e fotografa per passione" (come si definisce), nata nelle Cinque Terre da padre italiano e madre olandese.
Il 20 febbraio, dalle 18.30 alle 21, per raccogliere fondi a favore della squadra della Protezione civile di Monterosso intitolata a Sandro Usai (il volontario-eroe cui è dedicata la serata, morto durante l'emergenza delle prime ore dell'alluvione dopo aver portato in salvo alcune persone), Miriam inaugurerà a Milano la sua mostra "Monterossoamare" presso la galleria Open mind by Newoldcamera (via Dante 12, angolo via Rovello). Le immagine esposte metteranno a confronto il prima e il dopo alluvione. Attraverso i suoi scatti l'autrice manifesta la sua volontà di scoprire e capire quale ferita è stata inferta alla sua terra, assumendosi la sua parte di responsabilità e sofferenza.
La mostra proseguirà da martedì 21 a sabato 25 febbraio dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.
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