domenica 13 febbraio 2011

Umanità, solidarietà e rispetto per i migranti

Le rivolte popolari in Nord Africa stanno provocando una grande emergenza umanitaria. Il numero dei migranti in fuga sulle carrette del mare è aumentato considerevolmente nelle ultime ore. Il problema è certamente troppo grande perché un solo Paese, il nostro, già travagliato da una situazione interna molto difficile, riesca ad affrontarlo concretamente dando ricovero e prospettive di inserimento a migliaia di persone. Dovrebbe muoversi anche l'Europa, ma il nostro ministro degli Esteri, Franco Frattini, è sempre troppo impegnato nel recuperare carte, bolli, timbri relativi alla "casa di Montecarlo" per occuparsi di problemi più gravi e più urgenti. E il suo collega degli Interni, Roberto Maroni, di fronte alle rivolte nei Paesi nordafricani, sembra non essersi scomposto, non aver previsto quanto sarebbe certamente accaduto, salvo correre adesso a chiedere all'Europa di intervenire. Un po' tardi, no?
In attesa di provvedimenti utili che coinvolgano gli altri governi europei, mi auguro che queste persone siano trattate con rispetto e umanità. Non si può continuare a tenere chiuso un Centro accoglienza importante come quello di Lampedusa, dove solo il lavoro dei volontari, fuori dal centro, ha potuto prestare i primi soccorsi ai migranti. Non si può invocare rivendicare il primato delle nostre origini cristiane e dei nostri valori, ciò che conta è la testimonianza di quei valori nei comportamenti.

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