
Diecimila persone pigiate sotto la tensostruttura e altre tre/quattromila fuori, hanno chiesto a gran voce le dimissioni di Berlusconi, il ripristino della legalità oltraggiata da una classe dirigente corrotta e indegna, oltre che incapace, di governare il Paese.
Riconquistare la dignità di Paese libero e democratico, bonificarlo dalla palude della sub-cultura, scuoterlo dalla paralisi socio-economica in cui il berlusconismo l'ha fatto precipitare non è certamente facile. Ma abbiamo il dovere di provarci, soprattutto adesso che "lui e i suoi" hanno paura. Avanti con le manifestazioni, qualcosa d'importante accadrà.
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