
Invece di concentrarsi sulla difesa della dignità delle donne, finalità importantissima, ma non unica, avrei preferito che il significato della mobilitazione fosse più ampio e partisse, per esempio, dalla mancanza di rispetto delle regole, condizione dalla quale discendono corruzione, connivenze tra politica e criminalità, malaffare, un'immagine e un corpo dell'Italia deturpati dall'arroganza del potere politico, economico, mediatico, e dal degrado etico della sua classe dirigente. Problemi che toccano indifferentemente tutti i cittadini, donne e uomini.
Le azioni criminose che contaminano e corrompono ormai ogni aspetto della vita del nostro Paese non sono però solo peccati, come qualcuno vuol far credere, dai quali il perdonismo della Chiesa assolve con facilità: sono reati da perseguire applicando la legge.
Spero che domenica in tutte le piazze d'Italia, e in quelle all'estero, siano presenti anche molti uomini.
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