giovedì 7 aprile 2016

Omaggio alle donne coraggiose al volante di notte

Ieri sera verso le 22 in via Solari, a Milano, ho preso un taxi per tornare a casa. Sono salita e, con sorpresa, ho visto che al volante c'era una donna. Non mi era ancora accaduto di trovare una tassista in servizio la sera. Stavo per chiederle qualcosa del suo lavoro, che oltre allo stress comporta anche il rischio di imbattersi in qualche balordo notturno, quando vedo che si mette l'auricolare e risponde a voce bassa a una telefonata. "Si, si, bene. Hai mangiato? Ma tu amore vai a nanna...... ciao ciao, ci vediamo domani". Il tono era quello di una mamma affettuosa.
"Mi perdoni", le ho detto dopo un po', "involontariamente ho sentito la sua telefonata. Lei fa un lavoro pericoloso, io l'ammiro. Ma non ha paura di lavorare di notte sulla strada?"
"Eh.....certo. Faccio questo lavoro da molti anni; però io almeno termino il servizio all'una, ma ci sono ormai ben 35 colleghe che fanno il turno tutta la notte.... Smetto all'una, ma c'è una ragione: la mattina lavoro in ufficio. Sa, noi donne abbiamo tante responsabilità, molte più di un uomo, il lavoro, la famiglia, sappiamo fare anche diverse cose tutte insieme.....". Eh sì che lo sappiamo. Chissà se il suo bambino nel frattempo si era addormentato. Stavo per chiederle come vede la città in quello scampolo di notte, se le sembra più o meno sicura di un tempo.... Ma intanto eravamo arrivate davanti al mio cancello. Sono scesa e la tassista ha aspettato che io fossi entrata. Solidarietà femminile, ho pensato, anche se, ammetto, pure qualche tassista uomo ormai lo fa. Poi è andata via chiamata da un altro cliente.

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