sabato 2 giugno 2012

Terremoti, alluvioni? Chiamate l'assicurazione

Nel suo videomessaggio di ieri per la festa della Repubblica il presidente Napolitano, riferendosi ai danni ingenti provocati dal terremoto in Emilia, ha annunciato che "l'impegno dello Stato e la solidarietà nazionale non mancheranno per assistere le popolazioni che soffrono e per far partire la ricostruzione" e ha aggiunto la convinzione che "ce la faremo. E lo dico con fiducia innanzitutto a voi - gente emiliana - conoscendo la vostra tempra". Parole sante. Ma temo che quelle popolazioni domani debbano confidare soprattutto, e solo, nel loro carattere e nella loro concretezza.
Al presidente Napolitano, cui dobbiamo molta gratitudine per ogni decisione presa nel suo difficilissimo mandato, mi piacerebbe però con rispetto ricordare che proprio il 17 maggio (tre giorni prima della prima forte scossa) è stata approvata una legge che libera lo Stato dal dovere di ricostruire gli immobili distrutti e invita ogni cittadino a sottoscrivere una polizza assicurativa contro le calamità naturali (secondo la stima di un servizio televisivo sull'argomento pare che la spesa approssimativa possa essere di circa 75 euro all'anno per ogni 100 mila euro di valore dell'immobile). Come la mettiamo?

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