giovedì 2 febbraio 2012

Monti come Maria Antonietta e le "brioches"

Ma non si può dire ai precari che il posto fisso è monotono e che cambiare è bello. Ieri Monti, con aristocratico distacco, si è rivolto da Matrix ai precari affamati di stabilità affermando che il posto fisso è monotono e che cambiare è bello, un comportamento che ricorda quello che sembra abbia avuto la regina Maria Antonietta quando invitava il popolo affamato e senza pane a mangiare brioches.
Dopo l'infelice battuta del sottosegretario al Lavoro Michel Martone, che giorni fa ha definiti "sfigati" i giovani che a 28 anni non sono ancora laureati, quella di Monti è un'uscita del tutto fuori luogo che il premier, sempre molto controllato, avrebbe potuto evitare, sia perché oggi cominciano gli incontri formali tra il ministro Fornero e le parti sociali per discutere la riforma del mercato del lavoro, sia perché il clima di tensione che pesa su questa riforma non aveva bisogno d'essere rinfocolato.
Di sicuro Monti pensava di stimolare i giovani ad accettare la sfida della flessibilità, il che sarebbe stato anche legittimo, ma il tono e le parole rivolte alla moltitudine di persone che soffrono ingiustamente per questa condizione sono stati assolutamente sbagliati.
Ora Monti ha un solo modo per rimediare: fare un buona riforma del mercato del lavoro che spazzi via tutti gli abusi contrattuali che inchiodano milioni di lavoratori a una condizione senza diritti, e che introduca una corretta flessibilità regolata da norme che le aziende non possono più violare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

parole che maria antonietta non ha mai pronunciato documentati ;)

Anonimo ha detto...

INFATTI LA FRASE FU' DETTA DA UN'ALTRA REGINA VISSUTA ANNI PRIMA DI MARIA ANTONIETTA,OVVIO CHE IL POPOLO E L'ARSTOCRAZIA GLI ATTRIBUIVA QUALSIASI COSA.

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