giovedì 22 dicembre 2011

Il lutto del mare per la morte dell'amico Renato

Ieri è morto un amico carissimo. Si chiamava Renato Giuntini, giornalista, marinaio (da giovane era stato ufficiale sulla Vespucci, quanti racconti di meravigliose avventure), coraggioso capo partigiano, "comandante Marco", appassionato di poesia, d'arte e di musica. Un uomo che aveva vissuto momenti molto duri, goloso della vita, generoso, un uomo che si commuoveva per la bellezza di una foglia. Un gentiluomo vero.
L'ho saputo in treno mentre da Monterosso tornavo a Milano. Con gli occhi umidi ho guardato fuori dal finestrino. Ieri, solstizio d'inverno, il giorno era il più corto dell'anno, alle cinque del pomeriggio un tramonto quasi tropicale incendiava il cielo e dava riflessi dorati all'increspatura delle onde. Renato adorava il mare e da anni, su una carrozzella, accompagnato dalla dolcissima Gigliola, sua moglie da quarantatre anni, d'estate guardava in silenzio e con intensità il mare dalla terrazza di un albergo in Riviera.
Anch'io fissavo il mare dal finestrino del treno. In cielo il sole si stava spegnendo (spengendo, avrebbe detto Renato, col suo fiero accento toscano mai guastato per fortuna da decenni di vita milanese), ma era ancora attraversato da pennellate di colore rosso-arancio. A un certo punto mi sono accorta che sulla linea dell'orizzonte si era come appoggiato uno strato orizzontale senza interruzione, lungo, di nuvole molto basse e nere. Era il lutto del mare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

IL MIO TESTIMONE DI NOZZE
Quando il 25 marzo del 1983 decidemmo di sposarci, pensando a chi scegliere come testimoni scelsi loro, Renato e Gigliola e ricordo ancora l'entusiasmo che mi coinvolse al telefono quando diedi loro la notizia. Mio fratello l'aveva sentito la scorsa settimana. Aveva chiamato lui per il tradizionale scambio di auguri e si era trattenuto con con mio fratello rammentando bei ricordi delle domeniche passate a Brescia nella nostra casa assaporando la mitica pasta al forno che faceva mia madre, anche lei scomparsa due anni fa. Sicuramente la mamma lo accoglierà con il suo ampio e solare sorriso. Ed anche per Te Renato questo non è un addio ma un arrivederci!
Carlo Carugati , Brescia

Anonimo ha detto...

Grazie Valentina per il bellissimo"pezzo" su mio padre.Sei stata amica sua e adesso ti ho "ereditato"
Grazie di cuore
Donatella

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