martedì 26 ottobre 2010

"Rottamare" chi?

E' vero, Matteo Renzi, il sindaco di Firenze, ha maniere rozze, nessun fair play, soprattutto quando definisce "da rottamare" i dirigenti storici del suo partito, il Pd. E Anna Finocchiaro, maestrina dalla penna "rossa", gli ha tirato le orecchie rimproverandolo come un bambino maleducato: "Non si dice 'da rottamare' riferito a delle persone".
Già, ma allora quando con assoluta tranquillità si parla di lavoratori "esuberi"? Forse esuberi è più elegante, ma il concetto non cambia.
Salviamo pure la forma (è anche un dovere quando il linguaggio dei politici, amplificato dai media, trascende e invade e inquina il parlar comune come avviene ormai da troppo tempo), ma, come dire..... quando ce vo', ce vo'. Certamente lo stesso concetto si poteva rendere con parole diverse da quelle espresse dal bullismo politico di Renzi. Però non facciamone un dramma.
Detto questo, sono parzialmente d'accordo col sindaco di Firenze. E' giusto che in politica avanzino i giovani (tra l'altro ce ne sono così pochi), ma non farei di tutte le erbe un fascio. Ci sono dei "vecchi" che sarebbe ora andassero in pensione (D'Alema, tanto per non fare nomi), e altri "vecchi" (il professor Stefano Rodotà, per esempio) di cui sarebbe molto utile invece il ritorno.

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