Buon Natale e pace a tutti.
domenica 20 dicembre 2009
La mia preghiera di Natale
Caro Gesù Bambino e caro Babbo Natale, da tempo convivete come una collaudata, benché anomala, coppia di fatto nelle case di molte famiglie italiane dove c'è armonia, dove si finge che ci sia, e dove non ce n'è; nelle stanze degli ospedali abitate da dolore e speranza; nelle carceri; in alcune scuole; in alcune piazze; nelle chiese ricche, in quelle povere e in quelle di frontiera. Anzi, a Babbo Natale, già avanti con gli anni, hanno chiesto anche di fare gli straordinari nei centri commerciali. Di una cosa vi prego: ribellatevi, dite basta, fermate il chiasso, il mercato, il frastuono che stordisce la mente e mette a tacere il cuore; ridateci la spiritualità del Natale, la sua umanità, il suo calore, il suo messaggio universale di amore, solidarietà, accoglienza e pace. Ma sbrigatevi. Se non lo fate subito, potreste perdere il posto che occupate da oltre duemila anni: in questi giorni ho già sentito qualcunaltro dire che l'amore vincerà sull'odio, che il suo sacrificio di sangue non sarà vano, eccetera eccetera. Sta perfino risorgendo in anticipo sulla Pasqua.
1 commento:
Carissimi auguri anche a te assidua scrittrice di queste pagine. Anche questa volta mi trovo d'accordo, mi sa che se non si ribellano proprio loro il mondo se ne va a scatafascio. Ma lui, Gesù Bambino, non può ribellarsi, è venuto per portare l'amore e la pace. Allora, dopo 2000 anni dobbiamo dire che ha fallito: non c'è amore e non c'è pace. Si ma lui ha portato la pace "agli uomini di buona volontà" dobbiamo quindi piuttosto dire che NON CI SONO UOMINI DI BUONA VOLONTA'
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