martedì 4 ottobre 2016

"Venghino venghino: lavoro qualificato low cost"

Se Renzi è un grande comunicatore non è detto che lo siano anche i ministri del suo governo, anzi.
Dopo le ripetute gaffe del ministero della Salute (retto da Beatrice Lorenzin) con i volantini sul Fertility Day, adesso lo scivolone è stato del ministero dello Sviluppo economico (Carlo Calenda) che ha distribuito ai giornalisti in occasione della presentazione di Industria 4.0, piano nazionale per rilanciare investimenti e industrie italiane, una brochure in cui alla voce "Capitale umano e talento" veniva sottolineata una caratteristica del mercato del lavoro italiano attrattiva per gli stranieri ma negativa per noi: "L'Italia offre un livello di retribuzioni competitivo (che cresce meno che nei Paesi della UE)...". Il fatto che la frase si concludesse con: ".... e una forza lavoro altamente qualificata" non mitigava l'amaro in bocca.
Ma perché il nostro Paese deve "vendere" la sua qualità a basso prezzo e invece non può fare leva sull'aver finalmente sconfitto la corruzione e offrire una burocrazia semplificata?

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