mercoledì 14 ottobre 2015

Mondadori compra aziende e taglia posti di lavoro

Mondadori comincia di nuovo a sforbiciare posti di lavoro. Dopo aver annunciato l'acquisto di RCS Libri la sera del 4 ottobre scorso (per 127,5 milioni), operazione che rafforza nettamente il dominio della casa editrice di Segrate sul mercato italiano, tanto da prevedere la possibilità di un intervento dell'Antitrust, Marina Berlusconi, presidente della Mondadori, nell'intervista al Corriere della Sera (6 ottobre 2015), ha illustrato il significato dell'operazione: "E' un atto di fiducia nel libro, ma anche nell'Italia, nella creatività, nell'intelligenza, nella voglia di conoscere e di emozionarsi degli italiani, quindi nel futuro del Paese e nella qualità di questo futuro".
Delle proteste degli autori più prestigiosi di RCS Libri (Umberto Eco per primo), preoccupati per l'identità dei diversi marchi del gruppo rizzoliano, hanno parlato in tanti ma sono rimaste sulla carta.
Invece del futuro dei dipendenti RCS Libri nessuno si è occupato finora. Però una rassicurazione è venuta dalla stessa Marina Berlusconi quando, nell'intervista, alla domanda sul timore di tagli al personale ha risposto: "Non abbiamo rilevato la RCS Libri per mortificarla, ma per valorizzarla. Per valorizzare il gruppo, i suoi marchi, i suoi autori e naturalmente le persone che vi lavorano".
Allora tutti tranquilli? Per niente!
Il 1° luglio scorso Mondadori, che già deteneva il 50% della joint venture Mondadori/Gruner+Jahr ha annunciato l'acquisizione dell'altro 50% assumendo così l'intero controllo dei periodici del mondo Focus. Due giorni dopo la conclusione di quest'ultima operazione la casa editrice di Segrate ha licenziato 23 dipendenti grafici editoriali su 26.

Nessun commento:

Posta un commento