martedì 6 ottobre 2015

Dalli al manager Air France. La lezione di Parigi

La vista dei top manager di Air France (nella foto, Xavier Broseta, capo delle Risorse umane) con la camicia strappata o senza camicia, che ieri mattina arrancavano per fuggire oltre i cancelli della loro sede all'aeroporto di Paris CDG, all'interno dei quali per loro erano botte e calci sicuri, non è stata un bello spettacolo; diciamo pure che è stato uno spettacolo incivile. Assolutamente incivile.
Ma quanto di civile c'è nella scelta fatta a tavolino di lasciare a casa 2900 lavoratori? Soprattutto dopo che su quella stesso tavolo qualche anno o mese prima erano state fatte, non importa se dagli stessi o da altri manager, scelte strategiche completamente sbagliate che hanno messo l'azienda in condizioni di dover proporre tagli dolorosi per sopravvivere?
Quello dei manager che sbagliano, della loro responsabilità, è un tema molto spinoso che suscita alcune domande.
Come vengono scelti i dirigenti di un'azienda? Se poi risultano incapaci è proprio necessario riempirli di benefit, bonus e milioni quando se ne vanno e lasciano sul lastrico migliaia di famiglie? Si dice sempre che lo prevede il loro contratto. Ma quando si scelgono non si possono condizionare i loro lauti guadagni al buon andamento dell'azienda che viene loro affidata? Perché nessuno di loro paga mai per i danni, anche gravissimi, provocati? Quanto di civile c'è nel liquidarli a peso d'oro?
Quel che è accaduto all'aeroporto di Parigi, dove a sollevarsi sono stati soprattutto piloti, hostess e personale di terra (lavoratori "garantiti"),  induca a riflettere soprattutto il sindacato, anche da noi. Chi si ribella lo fa perché ha paura di perdere ulteriormente diritti, già in parte erosi per motivi sempre ossessivamente riconducibili alla crisi e non all'incapacità del top management. Chi non si ribella invece sono gli ultimi, i precari, quelli che non hanno diritti, non sono rappresentati da nessuno e nessuno li ascolta. Attenzione, però, la scintilla scoppiata in Francia potrebbe diventare contagiosa.

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