lunedì 16 febbraio 2015

No ai precari. Linkem li vuole stabili.

Le buone notizie si vedono poco. Sul Venerdì del 6 febbraio 2015, a firma Cinzia Gubbini, una notizia che avrebbe meritato grande rilievo sui quotidiani e servizi nei Tg, e invece, a parte un video su YouTube e un'intervista delle Iene a Davide Rota, amministratore delegato Linkem, mi sembra che sia apparsa solo sulle pagine del supplemento settimanale di Repubblica. Titolo: E' un call center senza precari: E lo dice a tutti. Senza precari? Ebbene sì, sembra proprio di sì.
A invertire la tendenza, che vuole da sempre il call center come principale motore di precarietà lavorativa, è stata Linkem, azienda di telecomunicazioni (internet veloce, senza rete fissa, senza chiavetta). Chiamando il suo numero (06/94444), prima che risponda un operatore si può ascoltare questo messaggio: "I nostri operatori rispondono tutti dal nostro call center che si trova in Italia. Non sono precari e sono assunti regolarmente da Linkem".
Dall'articolo del Venerdì si apprende che su 300 assunti nel call center (con sede a Bari) il 70 per cento ha un contratto a tempo indeterminato, il 30 per cento ha un contratto a tempo determinato e verrà stabilizzato entro pochi mesi.
Investendo sulle persone, coinvolgendole stabilmente nel progetto di crescita, l'azienda sta ottenendo buoni risultati: in media, su 100 chiamate che arrivano al call center circa il 70 per cento si trasforma in una contratto.

1 commento:

Maru ha detto...

Numero di servizio clienti linkem, una società italiana fondata nel 2001 e con sede principale a Roma. linkem contatti

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