martedì 3 febbraio 2015

Lettera al presidente Mattarella

Tanti auguri di buon lavoro, presidente Mattarella. Nel suo discorso d'insediamento lei ha messo in fila gli aspetti critici del nostro Paese, ha voluto riconoscere i meriti di tutti coloro che lavorano per sanare e migliorare il nostro Paese, a partire dai cittadini che fanno correttamente il proprio dovere ed ha  auspicato un futuro in cui tutte le risorse della società italiana si mobilitino per ricostruire la speranza e guardare all'orizzonte con fiducia.
Gli obiettivi che ha indicato sono ambiziosi e basterebbe che ne centrassimo il 60% durante il suo mandato. Per quanto riguarda il lavoro auspico che lei osservi ben bene con la lente della costituzionalità (compito in cui lei è Maestro) la nuova riforma che avanza, quel Jobs Act, così chiamato per attirare l'attenzione degli investitori stranieri, che dovrebbe "favorire" l'occupazione.
Ecco, se favorirà occupazione buona (stabile) andrà bene, ma se, come temo, sarà un altro strumento per creare ulteriore discriminazione tra i lavoratori favorendo soprattutto occupazione cattiva (precaria) mascherata da buona, allora le sarei grata (e con me milioni di cittadini) se facesse notare a chi di dovere che il nostro Paese è, come afferma la Costituzione, una Repubblica fondata sul lavoro. Sul lavoro, non su qualcosa che gli somiglia ma non è. Come succede ormai da vent'anni.
Grazie.

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