lunedì 16 febbraio 2015

Gruber, Mieli, Pansa, Donnini, Cairo e i fatti loro

"Conflitto di interessi" è un'espressione ormai uscita dal nostro lessico politico e sociale. In verità, anche quando ne faceva parte, non ha mai portato a sanare il conflitto in questione.
Se a qualcuno fosse sfuggita la puntata di Otto e mezzo del 13 febbraio e ha la pazienza di andarsela a rivedere on line (http://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila7/renzi-e-la-vendetta-di-berlusconi-13-02-2015-147376) troverà quanto segue: Lilli Gruber, padrona di casa nonché autrice di Rcs Libri (Eredità, Tempesta i suoi ultimi due titoli), che intervista Paolo Mieli, presidente Rcs Libri, suo editore e ospite frequente, e Giampaolo Pansa, autore di La destra siamo noi appena pubblicato da Rcs Libri e lanciato in grande stile (Il punto di Paolo Pagliaro) nella stessa puntata di Otto e mezzo.
Tema della serata era "Renzi e la vendetta di Berlusconi", ma poi la conversazione a tre ha spaziato sul libro di Pansa e sulla crisi internazionale. Interessante, certo, ma il sospetto di un incontro tra vecchi (mi perdoni Gruber) compagni di scuola reciprocamente legati da comuni interessi (favorire il proprio editore per Gruber; promozione di un libro per l'editore Mieli e l'autore Pansa) è piuttosto sgradevole.
Lilli Gruber non è nuova a exploit di questo genere. Recentemente aveva intervistato anche Laura Donnini, amministratore delegato di Rcs Libri (ancora l'editore della Gruber!), donna in carriera che tra l'altro, a ogni uscita pubblica, non esita a sottolineare che il ruolo delle donne nel lavoro deve essere valorizzato, e fa finta di non sapere che l'azienda di cui è ad è piena zeppa di donne con contratti precari, illegali in molti casi e, nonostante questo, non perseguiti.
Dimenticavo, Otto e mezzo è un programma de La7 il cui proprietario, Urbano Cairo, è azionista Rcs Mediagroup. E questo chiude il cerchio.
Oddio, che invece di conflitto di interessi sia un caso di sinergie di gruppo? Mah, mi sembra più probabile che si tratti di persone che allegramente si fanno soprattutto i fatti loro, se la cantano e se la suonano in nome della libertà d'informazione.

1 commento:

Giovanni S. ha detto...

I propri interessi prima di tutto. Qualcuno si stupisce ancora? Ieri è scoppiato il caso del Premio Grinzane Cavour: soldi in nero a politici, attori e giornalisti. La magistratura farà il suo corso. Intanto però chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto....

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