domenica 1 maggio 2011

E' il Primo Maggio. Svegliamoci!

Primo maggio, festa dei lavoratori, una ricorrenza che deve ritrovare la sua importanza e unicità. Invece, i sindacati, sordi ai richiami del presidente Napolitano, lo celebrano divisi. A Milano, Firenze e in altre città i sindaci hanno dato la possibilità di tenere aperti i negozi: da festa dei lavoratori a festa dei consumatori. E' cresciuto ancora il numero dei disoccupati e inoltre un giovane su due resta senza lavoro (non che i due occupati se la passino bene col contratto "a progetto") e due milioni di giovani, scoraggiati, non lo cercano neppure più.
Il presidente Napolitano, l'arcivescovo di Milano, cardinale Tettamanzi, Pierluigi Bersani, segretario del Pd e Susanna Camusso, segretaria della Cgil, hanno indicato con forza ancora una volta il precariato come problema primario del Paese.
Berlusconi, Tremonti e Sacconi continuano a far finta di niente.
Meno male che almeno la musica del concertone di piazza San Giovanni, a Roma (nella foto), ci ricorda che oggi sarebbe una grande festa.

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