Vorrei distinguere l'aspetto privato di questa storia amara da quello pubblico (benché le due facce abbiano in comune l'obbligo morale da parte di chi ha ruoli istituzionali a tenere comportamenti inappuntabili).
Quel che conta è che il presidente della regione Lazio si sia autosospeso subito (un tecnicismo per consentire che alcune questioni amministrative in itinere possano concludersi; le dimissioni lo avrebbero impedito) confessando la sua debolezza privata.
C'è comunque una differenza radicale di comportamenti tra questa vicenda e quella del premier Berlusconi. Non risulta, per esempio, che Marrazzo abbia promosso i suoi amici transessuali a qualche incarico pubblico.
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