giovedì 27 giugno 2013

La "spending review" gioca col fuoco

Si spera sempre che non accada, ma da anni ormai l'estate è anche la stagione in cui purtroppo vaste aree di boschi vengono distrutte dagli incendi. Provvidenziale diventa allora l'impiego degli aerei Canadair che planano sul mare per fare rifornimento d'acqua e poi la liberano sulle zone in fiamme.
Fino a un paio d'anni fa la nostra Protezione civile poteva contare su 53 velivoli. Quest'anno invece la flotta di Canadair sarà di 14 aerei; di questi, solo uno sarà impiegato sul Nord Italia e avrà base in Liguria.
La spending review gioca con fuoco ma a bruciare non sarà palazzo Chigi.

mercoledì 26 giugno 2013

Quanto fumo negli incentivi per il lavoro

Il decreto sul lavoro del governo Letta è come un bicchiere d'acqua per un malato di cancro. Il malato, dissetato, è ugualmente destinato a morire.
Gli incentivi sperimentali (taglio dei contributi fino a 650 euro al mese per 18 mesi) all'assunzione stabile di giovani d'età compresa tra 18 e 29 anni per una durata di 12 mesi (per contratti preesistenti trasformati in contratti a tempo indeterminato) e di 18 mesi (per nuove assunzioni) dovrebbero interessare circa 200 mila giovani.
Gli aspiranti neoassunti devono rientrare in almeno una di queste categorie: essere senza lavoro retribuito da almeno sei mesi; essere privi di un diploma professionale o di scuola media superiore; devono vivere soli avendo una o più persone a carico.
Il provvedimento prevede anche agevolazioni per chi ha più di 50 anni e per chi è disoccupato da oltre 12 mesi. Altri pannicelli.
Il vicepremier Alfano ha sottolineato con un certo orgoglio che questi provvedimenti sul lavoro e il rinvio di tre mesi dell'aumento dell'Iva sono "altri due gol del governo su tasse e lavoro". Ma che campionato stiamo giocando?
Anche i sindacati hanno giudicato positivamente le misure per il lavoro. Si può stare tranquilli. Soprattutto possono dormire sonni beati i milioni di precari che - meglio precari che disoccupati -  continuano comunque a essere ignorati da tutti: dal governo, per il quale rappresentano, secondo una definizione vergognosa di Mario Monti, "la generazione perduta"; dai sindacati, che mantengono un linguaggio del passato in cui esistono solo i lavoratori dipendenti e i pensionati.
Forse pensano tutti che la precarietà sia stata sconfitta dalla legge Fornero, che ha messo dei paletti, è vero, a taluni contratti, ma il risultato non ha cancellato gli abusi che aveva lo scopo di combattere. Per paradosso il governo sta pensando di modificare la legge Fornero in alcune parti, ovviamente all'insegna dell'"ancor meno regole".



martedì 25 giugno 2013

Berlusconi è troppo vecchio per il carcere

Durissima la sentenza di ieri del tribunale di Milano nel "processo Ruby" che ha condannato Berlusconi a sette anni e interdizione perpetua dai pubblici uffici. Una sentenza di primo grado che comunque dovrà ancora attendere il giudizio dell'appello e della Cassazione. E quand'anche il giudizio finale prevedesse la reclusione, Berlusconi beneficerebbe di una norma del decreto sulle carceri che sta per essere approvato (forse domani) che esclude dalla prigione i condannati "over 70", a meno che siano colpevoli di reati gravissimi.
In questo Paese, dove si va in pensione sempre più tardi, a 70 anni si è già troppo vecchi per andare in carcere.

lunedì 24 giugno 2013

Josefa Idem deve dimettersi

 Credo che Josefa Idem debba dimettersi dall'incarico ministeriale. 
La vicenda delle presunte irregolarità fiscali ed edilizie in cui è incorsa devono essere chiarite e, per farlo, e' indispensabile che lei lasci il ministero delle Pari opportunità.
Spiace davvero che finora la Idem abbia cercato di difendersi dalla gogna mediatica che l'ha investita facendosi scudo col fatto di essere un'atleta e non una commercialista, solo presa nel conseguire i suoi strameritati meriti sportivi e decine di medaglie indossando la maglia azzurra. 
Spiace perché non è il comportamento che tutti quelli che hanno sostenuto il suo impegno in politica si aspettavano da lei. È stata insultata con parole pesantissime da chi usa gli insulti come strumento di battaglia politica; questo le ha fatto molto male ma non deve essere il pretesto per non mollare mettendo in imbarazzo il governo e il suo partito. 
Dopodiché sarebbe opportuno che altrettanta trasparenza fiscale fosse richiesta a chiunque voglia entrare in politica; prima di essere eletto o cooptato in ruoli di pubblico interesse. Non per una sorta di regolamento di conti col caso Idem ma perché questa trasparenza dovrebbe essere un requisito scontato per chi aspira o è chiamato a ricoprire certi ruoli, un elemento di cui neppure parlare.
Se cominciassimo ora a seguire questo criterio per la selezione della classe politica faremmo dimagrire probabilmente e finalmente il numero dei parlamentari e dei membri dei consigli e delle giunte degli enti locali.
Però adesso è meglio che Josefa Idem si dimetta. Lo dico con la stessa convinzione con cui avevo accolto la notizia della sua nomina a ministro. 

giovedì 13 giugno 2013

"Senza lavoro il Paese non si salva". Bella scoperta

Il presidente del Consiglio Enrico Letta ieri ha detto: "Se non c'è lavoro il Paese non si salva". Bella scoperta. Ancora uno slogan, ma gli slogan hanno smesso da molto tempo di fare effetto. Ci hanno provato tutti: politici incapaci, imprenditori in buona ma anche in malafede, sindacalisti dalla vista corta.
Da quanti anni si lanciano allarmi sull'occupazione senza che nulla accada? Aziende che chiudono; negozi che abbassano la saracinesca; imprese che delocalizzano; lavoratori di mezza età di colpo senza retribuzione, molti anche senza ammortizzatori sociali; giovani che trovano solo lavori precari o che non ne trovano affatto, altri che hanno smesso di cercare.
Il Paese affonda e, invece di un lanciargli un salvagente, si continua a gridare "aiuto, aiuto, l'Italia sta affondando".
Basta con gli slogan, basta con parole d'ordine vuote che, queste sì, non danno da mangiare.