martedì 30 marzo 2010

Una botta tremenda

Il risultato di queste elezioni regionali è stato una botta tremenda. Condivido pienamente quel che ha scritto l'amico Claudio Sabelli Fioretti nella suo blog (www.sabellifioretti.it): "Per essere uno che aveva previsto un trionfo della sinistra, non posso certo sostenere, come fanno molti della sinistra, che è andata bene. Se poi si pensa che in Puglia la destra ha perso per insipienza propria... C'è da chiedersi, al di là del discorso della mancanza di una sinistra decente e di un leader accettabile, che cosa avrebbe dovuto fare di più Berlusconi per convincere gli italiani che era il caso di smettere di votarlo. Vendola. Forse non resta che sperare in Vendola".

mercoledì 24 marzo 2010

Su Berlusconi vorrei il silenzio stampa

In preda a un sempre più incalzante delirio di onnipotenza, Berlusconi parla. Parla sempre, su tutti i giornali, su tutte le radio e le tv (anche quelle oscurate per gli altri), sul web, a tutte le ore, giorno, pomeriggio, sera, notte. Uno sproloquio dietro l'altro. Parole del tutto prive di senso comune, oltre che antidemocratiche, Una presenza irritante, ingombrante, che aumenta e lievita tanto da occupare tutto il forno mediatico. Gradita solo dal popolo dei suoi ammaestrati adoranti. E' il culto della personalità che ritorna. Mi manca l'aria. Basta. Chiedo su Berlusconi il silenzio stampa.

lunedì 22 marzo 2010

Berlusconi lasci stare il cancro

Non bisognerebbe più farci caso. Ma il delirio di onnipotenza che si è impossessato del nostro premier recentemente gliene ha fatta dire una che davvero non sta né in cielo né in terra. "Entro la fine della legislatura (fra tre anni - Ndr) avremo sconfitto in cancro", Berlusconi dixit sabato 20 marzo alla manifestazione del Pdl e della Lega, tirata per la giacca, a Roma.
Avendo tagliato ulteriormente fondi alla ricerca scientifica, e non essendo egli stesso un illustre ricercatore oncologo, non si capisce su che base, se non quella della propaganda e del populismo, abbia potuto fare questa sparata (offensiva e illusoria, tra l'altro, per tutti i malati e le loro famiglie).
A chi non piacerebbe che il cancro fosse debellato? L'uso dell'argomento per propaganda è un'infamia che si commenta da sé. Anzi, mi fermo qui perché non si dovrebbe neppure commentarla.

mercoledì 17 marzo 2010

Tg1 fastidioso e insopportabile

Notizie dal Tg1 delle 20 di ieri sera: bugie e segreti nella coppia, chi mangia i panini e chi prepara i migliori (informazione incompleta perché non ha fatto cenno al panino più caro in assoluto, quello di Alfredo Milioni che è costato al Pdl la lista della Polverini a Roma e provincia), un concorso di chef, la mania delle auto d'epoca. Tg1 fastidioso e insopportabile. Come, ma in peggio, un rotocalco femminile degli anni '60.

lunedì 15 marzo 2010

Vivere fino a 120 anni? No, grazie

Grazie all'amicizia e alla complicità nel business tra Berlusconi e don Luigi Verzé, la nostra vita media potrebbe arrivare fino a 120 anni. Lo ha detto, più serio che scherzoso, il premier alla festa per il 90° compleanno del sacerdote, fondatore e manager supremo dell'ospedale San Raffaele, riferendosi agli studi in corso presso il Centro di ricerca del S. Raffaele a Verona.
Due domande sorgono spontanee. Dato che per la maggior parte dei cittadini è già un'impresa oggi arrivare e fine mese, quale potrà essere allora la qualità della vita ? E, soprattutto, chi pagherà le pensioni a quei giovanotti centenari?

sabato 13 marzo 2010

Possiamo farcela!

Sono appena tornata dalla manifestazione di Milano. "Sì alle regole. No ai trucchi" era lo slogan di questo grande raduno di cittadini stremati da anni di berlusconismo che hanno precipitato il Paese in un nuovo Medioevo, quasi vent'anni di oscurantismo che hanno schiacciato la Repubblica, fondata sul lavoro e sulla Costituzione, sotto il dominio della tv, della politica-spettacolo, della corruzione e del malaffare.
A Milano, largo Cairoli (nella foto) era affollatissimo; a Roma, piazza del Popolo, 200 mila persone secondo gli organizzatori. Partiti del centrosinistra e "popolo viola" insieme.
Mi emoziona sempre partecipare a una manifestazione anche quando mi sento come Davide contro Golia. Ma stavolta sono venuta a casa con la sensazione bellissima che stiamo costruendo le premesse per riuscire finalmente a mandare Berlusconi a casa. Ce la possiamo fare. Io ci credo.

giovedì 11 marzo 2010

Non nascondere la pedofilia nella Chiesa

Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, a proposito dei numerosi casi di pedofilia venuti alla luce tra i religiosi cattolici e denunciati sulla stampa, ha detto: "Concentrare le accuse solo sulla Chiesa porta a falsare la prospettiva. Certamente gli errori compiuti nelle istituzioni e da responsabili ecclesiali sono particolarmente riprovevoli, data la responsabilità educativa e morale della Chiesa. Ma tutte le persone obiettive e informate sanno che la questione è molto più ampia, e il concentrare le accuse solo sulla Chiesa porta a falsare la prospettiva". Poi indica l'esempio dell'Austria: a fronte di 17 casi di pedofilia riconducibili alla Chiesa, ben 510 sono stati rilevati nello stesso periodo in altri ambienti. "E' bene occuparsi anche di questi".
Certo, però, caro padre Lombardi, anche se sono spesso in disaccordo con la Chiesa, io sono e resto cristiana e, secondo me, questo dirottare l'attenzione verso le case d'altri è molto discutibile.
Anche un unico caso di pedofilia nella Chiesa va denunciato e perseguito, indipendentemente da quanti casi esistono altrove. La Chiesa deve essere immacolata sempre. E, se qualcuno la sporca, la responsabilità non è di chi denuncia.

mercoledì 10 marzo 2010

Un augurio a governo e maggioranza

Il decreto "salvaliste" non è servito a nulla, se non a dimostrate ancora una volta l'arroganza e lo spregio per le regole e per la democrazia di governo e maggioranza. Il polverone e la confusione sollevati dall'incapacità ormai palese dei politici "del fare", sono i colpi di coda di un regime che si sta autodistruggendo.
Speriamo che l'agonia non sia troppo lunga.

sabato 6 marzo 2010

Ma Napolitano non è "comunista"?

Il decreto "salvaliste" è stato firmato dal presidente Napolitano ieri sera. Il capo dello Stato, purtroppo, non poteva che fare così. Se si fosse rifiutato, le conseguenze forse sarebbero state peggiori. Comunque, con buona pace di coloro che lo chiamano decreto "interpretativo" perché non modificherebbe la legge elettorale, a me invece sembra proprio che, dietro l'alibi di una corretta interpretazione delle norme e della possibilità di sanare gli errori commessi, il decreto contenga modifiche della legge stessa. Del resto questo era lo scopo: cercare di creare le condizioni per riportare nella corsa elettorale i grandi esclusi del Pdl a causa della propria negligenza.
Torniamo a Napolitano. L'autorevolezza e il prestigio di Giorgio Napolitano come garante super partes per governo e maggioranza non sono più in discussione. Il Pdl, compatto, ha difeso con forza il Presidente della Repubblica, attaccato da una parte dell'opposizione (soprattutto Di Pietro) e dal "popolo viola" per aver firmato.
Ma il presidente Napolitano, dopo aver respinto nel 2008 il lodo "salva premier" sulla sospensione dei processi e, successivamente, quello sui limiti alle intercettazioni, non era stato giudicato di parte, anzi, comunista, da quelli che oggi lo osannano?

A Bertolaso si è allungato il naso

Qualcuno faccia vedere a Bertolaso ("....le anatre sono sicure", eccetera) questa foto. Magari la smetterà di manipolare la realtà sulle conseguenze del grave inquinamento del Po.

martedì 2 marzo 2010

Una "par condicio" inaccettabile

Un mese senza Ballarò, il mio programma di approfondimento preferito. Ma anche senza tutte le altre trasmissioni che parlano di politica, che dovrebbero essere sostituite da spazi riservati ai partiti, un po' come la vecchia Tribuna politica. La chiamano par condicio. Invece è una condicio inaccettabile e indegna di un Paese democratico, di uno Stato di diritto.
Temo che le proteste non serviranno per ripristinare la corretta corrente di informazione politica a meno di un mese dalla elezioni amministrative.
Ma questo blackout potrebbe ritorcersi come un boomerang contro chi ha avuto questa idea ottusa, che non ha alcun rispetto per i cittadini e i lori diritti, e chi ha preso la decisione di attuarla. Cioè gli stessi che in questi giorni si stanno difendendo affannosamente e in modo assai scomposto (vedi i pasticci sulla presentazione delle liste elettorali), come se sentissero odore di sconfitta.

Alle vongole il petrolio fa bene? Sicuro

Al Tg1 delle ore 20 di ieri sera, Guido Bertolaso ha dichiarato che l'emergenza inquinamento Lambro è finita, ed è finita bene, grazie all'azione di tutti. Nessuna paura, quindi. "Le vongole sono sicure, le anatre sono sicure, l'ecosistema è sicuro, la stagione turistica sull'Adriatico è sicura", ha concluso, sicurissimo, il capo della protezione civile.
Se non si è troppo impressionabili, consiglio vivamente la lettura di Così ci uccidono, di Emiliano Fittipaldi (Rizzoli). Non mi sono mai sentita sicura. E adesso ancora meno.