Adesso ci si sono messi anche esponenti del governo Monti, il governo che dovrebbe distinguersi anche per sobrietà nei comportamenti. In un paio di settimane sono state pronunciate "perle" come: "Chi a 28 anni non è ancora laureato è uno sfigato" (Michel Martone, viceministro del Lavoro); "Che monotonia il posto fisso!" (Mario Monti, presidente del Consiglio); "I giovani vogliono il posto fisso vicino a mamma e papà" (Annamaria Cancellieri, ministro dell'Interno); "Il posto fisso per tutti? Un'illusione" (Elsa Fornero, ministro del lavoro). Dichiarazioni offensive le prime, dichiarazione tranchant quella della Fornero, che spazza via le speranze di tutti coloro che un lavoro non l'hanno mai avuto e di quelli che ce l'hanno ma precario. Piuttosto sgradevole, madamin Fornero. Lei e i suoi colleghi di governo state forse mettendo le mani avanti per poter fare un passo indietro?
Ma perché questi signori si agitano tanto? Invece di rilasciare dichiarazioni come queste, che sollevano polveroni mediatici (chissà, magari è quel che vogliono), forse farebbero meglio a chinare la testa e a lavorare per ridare al Paese un sistema-lavoro dignitoso per tutti. Per tutti.
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