Poi ho letto che RCS Mediagroup ancora una volta farà ricadere sui lavoratori il peso delle scelte dissennate compiute da un management incapace e irresponsabile: altri 470 esuberi da ripartire in tutte le attività del gruppo cui far fronte con una nuova richiesta di contratti di solidarietà.
Ovviamente Lerner è libero di pretendere quel che ritiene giusto per il suo lavoro così come l'editore è libero di riconoscerglielo oppure no. E' il mercato.
Diversamente i colleghi RCS non hanno alcuna libertà perché, per poter lavorare, da qualche anno sono sotto ricatto e sembra che continueranno a esserlo.Per non cadere in troppo facili moralismi trovo che la vicinanza di queste due notizie sia un po' stridente. E in ogni caso, comunque, avrei preferito non doverle leggere.
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