mercoledì 1 ottobre 2014

Renzi, D'Alema e le opinioni di Sacconi

Tre personaggi sulla scena del Jobs Act. Premetto che su Matteo Renzi condivido molto del recente editoriale del direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli. Non mi piace, tra le altre cose, il tono muscolare con cui liquida gli interlocutori che non la pensano come lui prima ancora che aprano bocca né certe sue recenti frequentazioni. A proposito di Jobs Act sanno qualcosa della sua arroganza i sindacati che vorrebbero arginare la sua furia iconoclasta sull'art. 18 e, in ritardo di vent'anni, vorrebbero discutere di precarietà del lavoro. Però mi piace la sua voglia di cambiamento e di rilancio di un Paese asfittico, sempre guidato da una classe politica meritevole neppure della sufficienza quando non della bocciatura.
L'intervento polemico (accettabile) e sprezzante (inaccettabile) di D'Alema alla riunione della direzione del PD  l'altro ieri sulla riforma del lavoro ha mostrato un ex leader protagonista che non si rassegna a una piccola parte. Lo dico con dispiacere perché D'Alema, fama da politico acuto e intelligente e gran teorico, tuttavia non ha mai portato il Paese a risultati positivi e concreti né quando è stato al governo né quando ha guidato l'opposizione.
Dio ci guardi infine da Sacconi. Dopo l'annuncio di alcuni emendamenti che la maggioranza renziana vorrebbe ora introdurre nella legge delega, Sacconi ha dichiarato che se ci saranno emendamenti  questi non potranno rappresentare quanto deciso dalla Direzione del Pd perché "tutte le modifiche devono essere concordate con il relatore, che sono io, e che come è noto ho le mie opinioni". Reazione isterica di uno che una volta era socialista, e poi è diventato berlusconiano; uno che, da ministro del Lavoro e del Welfare, è diventato ministro della Disoccupazione e della Precarietà. Sacconi dell'Ncd, un partito che se va bene rappresenta il 5% ma che governa col Pd; uno che ha dato un forte impulso alla precarietà che ora Renzi vorrebbe cancellare.
Presidente Renzi, ma non ha niente da dire a Sacconi?

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