mercoledì 2 aprile 2014

Lavoro: riuscirà Renzi a giocare d'anticipo?

Matteo Renzi va di fretta, ha impostato il suo modo di far politica all'insegna della velocità. Quanto questo sarà efficace è tutto da vedere. Nel caso che riassumo qui poi, Renzi corre talmente da voler impostare le regole del gioco quando il gioco è ancora da inventare, come nel caso della legge delega che dovrebbe costituire la parte più consistente della nuova riforma del avoro. Vediamo come.
Filippo Taddei, responsabile economico del Pd è intervenuto ieri sera a Ballarò e, a proposito della legge delega sul lavoro, ha fatto questa dichiarazione.
"E' vero che c'è un processo in Parlamento per la legge delega, ma poi ci sono i decreti attuativi. Il governo non ha bisogno di aspettare l'approvazione della legge delega per discutere, riflettere sui decreti attuativi..... anzi, è un lavoro che stiamo già facendo".
Floris: "Ma non potete fare i decreti attuativi senza la legge delega. E se vi cambiano la legge delega?"
"Certo, ma possiamo discutere su ragionevoli aspettative..... Perché quella legge delega funzioni per noi, per il Pd, per il governo, ci sono due punti fondamentali: il primo è come interveniamo nell'estensione della copertura ai disoccupati del nostro Paese; il secondo, come interveniamo per offrire uno strumento contrattuale per la stabilizzazione dei lavoratori italiani, contratto a tutele crescenti. Su questi due punti noi lavoriamo già da ora e lavoravamo già da prima" (espressione tra la sorpresa e la lieve ironia del prof. Boeri in collegamento da Milano).


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