Il Pd vuole abolire l'automatismo che, in caso di abuso (praticamente quasi sempre) dovrebbe trasformare i contratti precari in contratti stabili. Questo automatismo è stato creato dalla riforma Fornero ed è ampiamente disatteso da aziende che, piuttosto di osservare la legge, non rinnovano i contratti. Invece di sollecitare i controlli allo scopo di smascherare contratti illegali e, quando c'è violazione della legge, trasformare ope legis i contratti precari in contratti stabili, il Pd preferisce un'altra strada. Ma un abuso è un reato. Si può far finta di niente?
La strada che il Pd intende percorrere, così come è indicata nel suo programma, è quella che prevede solo la riduzione del costo degli oneri sociali sul lavoro dipendente intorno a un livello intermedio tra quanto viene versato per i dipendenti a tempo indeterminato e quanto viene versato per i lavoratori low cost; l'introduzione di una retribuzione minima e una riforma degli ammortizzatori sociali che riguardi anche i lavoratori che finora ne erano esclusi.
Premesso che è ora di finirla che la crisi la paghino sempre i più deboli e che è ora di finirla che la crisi autorizzi molte aziende ad avere comportamenti illegali, questa ricetta che chiude gli occhi sugli abusi è un po' poco per un partito di centrosinistra; pochissimo per un partito di sinistra.
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