Non entro nel merito di considerazioni politiche (che coinvolgono anche forti interessi economici), ben presenti in questa vicenda. La riflessione che mi viene spontanea è sempre la stessa: "E' giusto cercare di abbattere un tiranno con la forza delle armi per esportare nel suo Paese la democrazia?".
Non riesco, in alcun caso, a darmi una risposta convincente perché in qualunque risposta c'è sempre molto sangue (quello provocato dalla guerra fratricida se non si agisce militarmente, e quello causato dall'allargamento del conflitto quando si interviene per fermare la repressione). Credo che questo sia indice dei gravi limiti dell'uomo, capace di usare la ragione, ma incapace di esportarla al posto delle armi.
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